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Saperne di più massaggi e benessere

Quando nasce il massaggio terapeutico?

 

 

 

In Europa, la pratica del massaggio si ? sviluppata nel Settecento, ma i primi riferimenti risalgono a ben 2700 anni fa e sono contenuti in alcuni manoscritti di medicina cinese. Nell'VIII secolo a.C. Omero lo cita nell'Odissea come trattamento di recupero della salute dei guerrieri. Nel I secolo d.C. Ippocrate lo consiglia come terapia fisica. Con i Greci si comincia a usare il massaggio come terapia curativa e come pratica di preparazione sportiva. I Romani sono i primi a utilizzare il massaggio come pratica di benessere alle terme, mettendo l'accento sulle propriet? estetiche e rilassanti. Nel corso del Medio Evo, il massaggio scompare per tornare definitivamente in auge nel XIX secolo, quando si consolida la sua utilit? nelle pratiche di fisioterapia. Risale, per?, solamente a una ventina di anni fa l'approccio di massa alle varie tecniche di massaggio, del quale vengono apprezzati, in modo particolare, i risultati nel campo della cura del mal di schiena e nel settore estetico.

 

 

 

 

Quali sono le principali tipologie di massaggio?

 

 

 

I massaggi possono essere sostanzialmente suddivisi in quattro macro-tipologie in base all'obiettivo che si prefiggono di raggiungere:

  • I massaggi riabilitativi, o fisioterapici, che vengono prescritti da un medico e che devono necessariamente essere praticati da fisioterapisti diplomati. Essi agevolano la guarigione di quei pazienti che siano stati sottoposti a operazioni di ortopedia chirurgica, aiutandoli a recuperare la normalit? in termini di mobilit?.
  • I massaggi sportivi, che vengono eseguiti da massaggiatori sportivi che abbiano conseguito un regolare diploma di fisioterapista. Essi fanno parte a tutti gli effetti del programma di allenamento e preparazione di qualsiasi genere di atleta.
  • I massaggi rilassanti, praticati da personale esperto, ma non necessariamente diplomato in fisioterapia, che aiutano coloro che vi si sottopongono a liberarsi dal senso di fatica e di stanchezza causato dai ritmi frenetici della vita quotidiana. Essi determinano un rilassamento muscolare e nervoso che di per s? stesso favorisce l'attenuarsi di alcuni dolori tipici della vita moderna ? come il famigerato mal di schiena, che ormai affligge un numero sempre maggiore di persone.
  • I massaggi estetici, che vengono effettuati con l'ausilio di particolari sostanze (olii, creme e lozioni) idratanti e nutrienti con l'obiettivo di stimolare la circolazione sanguigna e linfatica al fine di attenuare piccoli inestetismi cutanei, quali, tra gli altri, cellulite, adiposit? localizzate, eccessivo rilassamento dei tessuti.

 

 

 

 

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Il massaggio shiatsu
Una delle tecniche orientali pi? diffuse e accreditate in Occidente ? lo shiatsu (da shi, dito, e asu, pressione). Esso nasce in Giappone nel XX secolo come tecnica manuale codificata, ma deriva da antiche manualit? cinesi in seguito importate in Giappone dai monaci buddisti. Esistono diverse scuole di shiatsu, ma tutte con alcune caratteristiche comuni: lo shiatsu si effettua senza oli o unguenti, in un ambiente confortevole, con il paziente disteso a terra su un tatami (un tappeto imbottito) o anche su una panca bassa, e il terapista (lo shiatsuka) in piedi o inginocchiato. Il trattamento ? in genere costituito di trazioni e pressioni mantenute per alcuni secondi su aree precise, intercalate da mobilitazioni dolci delle articolazioni. Non viene mai forzata la mobilit? naturale e non vengono mai sciolti i nodi di tensione con particolare energia. Lo shiatsu ormai da diversi anni gode di grande fama in Italia e da molti viene considerato una buona tecnica per contrastare alcune patologie dolorose soprattutto di origine articolare, per esempio le lombalgie. In Italia esistono diverse scuole per shiatsuka della durata di tre anni, e alcune associazioni di categoria. Il terapista shiatsu qualificato non deve necessariamente essere in possesso del diploma di fisioterapista.

Il massaggio ayurvedico
Nasce in India e ne esistono pi? di 20 tipi diversi. Esso viene eseguito con oli caldi e oli essenziali diversi, a ognuno dei quali corrisponderebbe il superamento di un particolare disturbo. Chi vi si sottopone pu? contare su una riduzione del senso di stress.

Il linfodrenaggio
Ideato in Francia negli anni '30 da un medico, il dottor Vodder, il linfodrenaggio manuale ? sostanzialmente una tecnica antiedematosa, che accelera la velocit? del flusso linfatico e in parte di quello venoso. Va praticato dolcemente, non deve comportare l'uso della forza, ma movimenti lenti, ritmici, cadenzati. La pressione non deve mai superare quella interna ai vasi linfatici: 30-40 mm di mercurio. Alla fine di un linfodrenaggio non dovrebbero mai essere visibili arrossamenti. Viene utilizzato nella risoluzione dell'edema nel decorso post-operatorio, in caso di insufficienza venosa, nel trattamento di diverse patologie linfoedematose o dopo un'operazione di chirurgia estetica. Nel settore delle cure di bellezza pu? essere un sostegno nel trattamento della cellulite, ma va inteso come trattamento adiuvante, non come terapia.

La pressoterapia
Si tratta di una sorta di linfodrenaggio. Semplificando, essa ? un massaggio effettuato non con le mani, ma con delle pompe. Si sottopone a pressoterapia chi ritiene sia efficace contro la cellulite e la ritenzione di liquidi. Si applica praticamente solo agli arti inferiori ed ? assolutamente sconsigliata in presenza di varici o flebiti.

Il massaggio reflessogeno
Le tecniche reflessogene - diverse tra loro ma tutte di origine orientale - vengono utilizzate per trattare patologie ortopediche a carico di muscoli, tendini e articolazioni, ma sono anche in grado di ridurre l'edema post-traumatico. Con questa manipolazione vengono stimolati molto energicamente - a volte con dolore, che per? ? previsto dalla tecnica - dei punti chiave che possono essere gli stessi dell'agopuntura o altri a seconda della scuola di appartenenza del massaggiatore. Con il massaggio reflessogeno si mira a ottenere soprattutto un effetto a distanza: stimolando un determinato punto chiave, infatti, si sopprime lo stimolo doloroso originario.

 

 

 

 

L'efficacia del massaggio

 

 

 

Gli studi condotti fino ad ora hanno considerato in particolare i risultati psicologici delle sedute di massaggio. Ne ? emerso che la terapia ottiene un buon rilassamento mentale in caso di surmenage lavorativo nelle fabbriche o in strutture residenziali e di accoglienza, per esempio ospedali e ospizi; risultati positivi si ottengono in caso di edemi, disturbi della circolazione o problemi muscolari; inoltre, il massaggio ? particolarmente lo shiatsu ? ? in molti casi di aiuto per il dolore di schiena cronico e subacuto, che cio? scompare e ricompare di continuo.

 

 

 

 

I rischi del massaggio

 

 

 

Si pensa in genere che il massaggio, agendo col solo aiuto delle mani, sia del tutto privo di rischi, ma questo non ? vero. Il rischio maggiore ? nella possibilit? di arrecare traumi, perch? se il terapeuta agisce con forza eccessiva pu? causare fratture ossee, danni al fegato e ai tronchi nervosi, tutte ipotesi verificatesi, anche se raramente. I terapisti con maggior esperienza segnalano, inoltre, di non procedere in alcune circostanze che presentano vere e proprie controindicazioni: ustioni; malattie della pelle, per esempio eczema, flebiti e flebotrombosi.

 
   
 
       
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